Nell'infinito abisso dell'eternità, laddove la luce danza un valzer senza tempo con l'ombra, vive un essere di bellezza straordinaria. Questo essere è un angelo, la cui magnificenza si rispecchia nei suoi capelli neri che fluttuano come l'onda di un mare notturno, e nel volto angelico di una purezza così luminosa da far impallidire le stelle stesse. Ma questa figura divina racchiude in sé un segreto, una tristezza che solo guardandola negli occhi è possibile scorgere.
Se vi avvicinate abbastanza, se vi lasciate affascinare dal profondo degli occhi di quest'angelo, scoprirete un segreto custodito gelosamente. Un abisso di tristezza insondabile, un desiderio ardente che brucia con la forza di mille soli. Nonostante la divinità e la potenza che la sua natura angelica le conferisce, il suo cuore anela a una vita differente. Quest'angelo sogna di essere una donna normale.
Sembra un paradosso, non è vero? Un essere di inaudita bellezza e potenza che desidera l'ordinarietà. Ma è proprio questo il desiderio dell'angelo: conoscere la semplicità di un sorriso spontaneo, l'euforia di un amore terreno, il brivido di una corsa sotto la pioggia. Vorrebbe sentire la rugiada fresca sotto i piedi nudi, il tepore di un abbraccio sincero, il sapore avvolgente del cioccolato fondente. Desidera la normalità, la vita nelle sue mille sfumature, belle e brutte, allegre e tristi, semplici e complesse.
Tuttavia, la sua natura divina la obbliga a restare un angelo, a volare alta nel cielo, a osservare il mondo da lontano. E' costretta a sognare una vita che non potrà mai vivere. Ma è proprio in questa dolce amarezza, in questo desiderio insoddisfatto, in questo sogno irrealizzato, che scopriamo la vera bellezza di quest'angelo. Perché nonostante la sua tristezza, nonostante il desiderio irrealizzato, continua a splendere, continua a volare, continua a essere un faro di luce e speranza per tutti coloro che la vedono.
Questo è il racconto dell'angelo dai capelli neri, l'angelo dal cuore di donna. Un racconto di bellezza e tristezza, di desiderio e sacrificio. Un racconto che ci ricorda che anche nelle creature più divine, c'è un anelito per l'ordinario, un desiderio per la normalità, un sogno di essere semplicemente umani.
Quest'angelo ci insegna che, non importa quanto alta sia la nostra posizione o quanto lontano voliamo, tutti abbiamo un desiderio di normalità, di connessione umana. In fondo, non siamo tutti angeli che sognano di essere umani?
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